Tutti dicono che dovrei andarmene. Puf. Sparire dalla sua vita. Tutti quelli che non sono i NOSTRI amici, quelli con cui usciamo, quelli che vorrebbero vederci in buoni rapporti perché così sarebbe più facile e bello per loro. Quelli che sono fuori dicono che sono folle, folle a parlarle, folle a farle sapere che io sono pronta ad essere amica. Io non voglio esserle amica, quando non la vedo. Poi quando c’è sento che è così inevitabile per me. È inevitabile guardarla e cercare la sua complicità durante una battuta, è inevitabile chiederle se le vada tutto bene, e preoccuparmi se vedo una strana inflessione nel suo viso. Poi non c’è e la odio, la detesto, perché è stata una stronza e cazzo se lo è stata. Lo è stata quando stavamo insieme e io proteggevo le sue paure, che il giorno dopo che mi ha lasciato non esistevano già più. È stata una stronza a buttarsi tra le braccia di un’altra quando mi ha detto di voler star sola. È stata una stronza a mentirmi, e a mentirmi ancora quando non ce n’era più bisogno. È stata una stronza a farmi credere di essere sincera e a farmici cascare ancora, come sempre. È stata una stronza. Una adorabile è bellissima stronza.
E quando i tuoi amici ti dicono “basta a farti prendere per il culo” di domande te ne fai. Tante. Troppe. Sono le risposte che non trovi, quelle che ti fanno chiedere perché sei ancora qua a pensarla quando dovresti buttarti e per una volta fregartene di far male agli altri. Dovrei pensare a me e penso a lei. Ma a lei ci pensa già qualcun altro. Qualcuno che le piace come io non le sono mai piaciuta. E ricado. Ricado sempre a terra.
Alzati cazzo.